stemma martellaAlle parole del Salmo 22 (23) Mons. Luigi Martella desidera ispirare il suo ministero episcopale al servizio di Dio e della Chiesa:

«Il Signore è il mio Pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome (propter nomen suum).
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me» (v. 1-4).

Il disegno dello stemma ha tradotto con linguaggio araldico l’intento e i desideri del Vescovo. L’arme è di dignità, cioè contrassegno della carica.

Lo scudo è troncato ad arco: nel 1° di nero, le lettere IHS, raggianti, d’oro; nel 2° di verde, tre onde, basse, d’argento. Lo scudo, timbrato dal cappello vescovile, è accollato alla croce episcopale. Il cartiglio reca in lettere capitali il motto «PROPTER NOMEN SUUM».

Il nome del Signore (IHS=IHCOYC=Gesù) irradia la sua luce nella «valle oscura» (la prima partizione dello scudo), lungo la quale, chi la percorre trova sostegno e conforto nel suo «Pastore». La seconda partizione rappresenta la meta di pace a cui conduce il cammino intrapreso alla sequela di Cristo, i «pascoli erbosi» e le «acque tranquille» dove si gode del riposo in Dio.

(fonte: diocesidimolfetta.it)

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